Conosci la vignarola? A Roma è una domanda superflua: quando la portiamo nei nostri banchi del mercato o la mettiamo in vendita online va subito a ruba.
Questo piatto tipico è un contorno primaverile molto apprezzato e oggi abbiamo deciso di farlo conoscere anche a chi non ne ha mai sentito parlare.
Perché si chiama vignarola?
Secondo un’ipotesi, la vignarola si chiama così perché veniva preparata con verdure che crescevano nelle vigne, anche se alcuni dei suoi ingredienti, come le fave, in realtà non vi crescono.
Secondo altre teorie, l’etimologia deriva dai vignaroli, la parola con cui venivano chiamati i fruttivendoli dei mercati romani che preparavano questo piatto con tutto ciò che restava invenduto.
La tesi che ci sembra più probabile è quella secondo cui la vignarola deriva dal piatto che veniva cucinato dalle persone che lavoravano nelle vigne che venivano chiamati, appunto, vignaroli.
Sebbene sia legata alla cucina romana, molto probabilmente la sua origine arriva più precisamente dai Castelli Romani e, ancora più nel dettaglio, dalla zona di Velletri famosa per i suoi vigneti: verosimilmente le persone che vi lavoravano preparavano questo piatto dopo una giornata di lavoro, un piatto facile da cucinare e con verdure di stagione appena raccolte negli orti vicini ai vigneti.
Quali sono gli ingredienti della vignarola alla romana
Così come incerta è l’origine del nome, anche la ricetta tradizionale della vignarola si perde nella notte dei tempi. Essendo un piatto contadino, ogni famiglia ha la sua ricetta; non solo, preparata con verdure di stagione, i suoi ingredienti possono cambiare in base al periodo; è certamente un piatto tipico primaverile ma può adattarsi anche ad altre stagioni.
Questi gli ingredienti della vignarola classica:
Molte persone che acquistano la nostra vignarola aggiungono anche il guanciale che dona sicuramente sapore in più al piatto. Se non ti piace o preferisci un contorno vegetariano, puoi non usarlo.
Un profumo in più viene dato infine dalla mentuccia, erba aromatica fresca tipica della preparazione dei carciofi e che in questo piatto sta benissimo.
La vignarola a modo nostro
Sappiamo che ogni persona ha la sua ricetta tradizionale della vignarola; noi, nel nostro piccolo, abbiamo la nostra e siamo molto felici che venga apprezzata. La nostra soluzione è una busta sottovuoto di verdure già tagliate che, se vuoi, puoi usare per cucinare un piatto in poco meno di mezz’ora.
La busta contiene fave, piselli, carciofi e cipollotto fresco, gli ingredienti tipici della vignarola. A questi ingredienti noi abbiamo aggiunto patate novelle e zucchine romanesche. Perché? La risposta è molto semplice: ispirandoci alla vignarola abbiamo provato queste verdure insieme, ci sono piaciute molto e abbiamo visto che anche la nostra clientela apprezzava; ecco come è nata la nostra busta di vignarola.
Cosa manca? La lattuga. Quella puoi aggiungerla tu a pochi minuti dalla fine e, se ti piace, cucinare il tutto anche con del guanciale: il risultato, in ogni caso, sarà ottimo.
Puoi conservare questa busta di verdure in frigorifero per 4 o 5 giorni o puoi congelarla.
La ricetta della vignarola
Ecco il procedimento per preparare la nostra vignarola. Se hai poco tempo puoi usare la busta con le nostre verdure già pronte.
1
In una padella capiente fai soffriggere il cipollotto tritato nell’olio extravergine di oliva.
2
Aggiungi tutte le verdure della nostra busta: patate, piselli, fave, carciofi e zucchine. Aggiusta di sale.
3
Sfuma con un bicchiere di vino bianco e fai saltare le verdure.
4
Aggiungi mezzo bicchiere di acqua e fai cuocere con il coperchio per una ventina di minuti.
5
A cinque minuti dalla fine, aggiungi la lattuga tagliata a striscioline; mescola bene, copri e lascia cuocere ancora 5 minuti. Togli il coperchio e fai rosolare bene.
6
Puoi mangiarla subito calda ma è ottima anche fredda.
3 idee originali per usare la vignarola
Piatto laziale a base di legumi e verdure, la vignarola si porta in tavola soprattutto come contorno ed è già ottima così. È buona calda ma puoi mangiarla anche fredda, magari il giorno dopo in ufficio.
Oggi ti diamo qualche altra idea per preparare questo piatto in modo diverso dal solito.
Come condimento per la pasta
Ebbene sì, una bella pasta con le verdure e i legumi e il piatto unico è pronto. Preparare questo primo è facilissimo:
- cuoci la vignarola in padella;
- fai bollire la pasta che preferisci;
- scolala e ripassala nella padella con le verdure (aggiungi un po’ di acqua di cottura se serve);
- servi con pepe nero macinato fresco e abbondante pecorino romano grattugiato.
Come ripieno per una torta salata
Una torta salata è una classica ricetta svuota frigo: dentro puoi metterci quello che hai, aggiungere per esempio uovo e formaggio e il piatto è pronto. Se ti è avanzata la vignarola, questa torta salata si prepara in un battibaleno, giusto il tempo della cottura in forno.
- Stendi un rotolo di pasta sfoglia in una teglia e bucherella un po’ il fondo con una forchetta.
- Versa la vignarola, aggiungi della scamorza tagliata a cubetti e un po’ di pecorino romano grattugiato.
- Copri con altra pasta sfoglia o ripiega i bordi di quella nella quale hai versato gli ingredienti.
- Cuoci in forno a 180° per 30 minuti circa.
Come base per una bruschetta
E se usassimo la vignarola per un aperitivo? Anche questa è una buona idea per usare quella avanzata o per gustarla diversamente dal solito.
- Prendi delle fette di pane casereccio e falle tostare.
- Strofina ogni fetta con uno spicchio di aglio (puoi saltare questo passaggio se non ti piace).
- Aggiungi un cucchiaio di vignarola su ogni fetta.
- Completa con un filo di olio extravergine di oliva e una spolverata di pepe nero.
Variazioni di vignarola
Piatto dal sapore intenso e genuino, la vignarola si presta a tante preparazioni in cucina e può accontentare ogni tipo di palato. Dopo le tre idee per godertela in maniera più originale, ti salutiamo con qualche altro consiglio utile per usare tutta la tua fantasia in cucina.
Aggiungi ingredienti di stagione
Rendila più cremosa
Trasformala in un piatto di mare
E tu, conoscevi la vignarola?
Articolo aggiornato il 08-04-2024 alle 08:58