Chi non conosce le puntarelle? Contorno tipico laziale apprezzatissimo nella cucina romana, questa verdura si trova da fine autunno all’inizio della primavera, più o meno da ottobre a marzo.
Ma le puntarelle cosa sono? Sono i germogli della varietà di cicoria catalogna. È facile riconoscere la pianta perché è caratterizzata da una base chiara composta dalle cimette di colore verde chiaro e da foglie più lunghe verde più scuro e con la costa bianca.
Essendo della famiglia della cicoria, hanno un distintivo sapore amarognolo e si caratterizzano soprattutto per la croccantezza.
Questa verdura ha un basso contenuto calorico ed è molto ricca di acqua, sali minerali, fibre e vitamine (soprattutto A e C).
Prendendo le puntarelle a pianta è quasi come avere due prodotti in uno: puoi infatti cucinare le foglie più esterne come la classica cicoria e mangiare i germogli interni, sfilettati e tagliati, crudi.
Come pulire le puntarelle a pianta
Per pulire le puntarelle a pianta, elimina la base e le foglie esterne. Usa queste ultime come prepareresti la cicoria: lavale, sbollentale e ripassale in padella con olio extravergine di oliva, aglio e peperoncino.
Usa i germogli per preparare le classiche puntarelle alla romana. Vediamo insieme come si fa.
Puntarelle alla romana: tutto su questo contorno tipico
Un contorno gustoso e saporito: diciamolo chiaramente, una goduria! Questo piatto di insalata a forma di ricciolini richiede pazienza ma il risultato ripaga di ogni sforzo. Perché sì, pulire le puntarelle non è semplicissimo: soprattutto a Roma e dintorni puoi trovare l’attrezzo apposito per pulire i germogli, altrimenti tocca farlo a mano o acquistare le puntarelle pulite.
Da noi trovi un formato da 200 grammi, perfetto per 1 o 2 persone e un formato da 500 grammi, adatto dalle 3 alle 5 persone.
Come pulire le puntarelle
Prendi i germogli e tagliali a metà per il senso della lunghezza; sfilettali così da ottenere delle strisce sottili.
Immergili subito in una bacinella di acqua e ghiaccio e lasciali in ammollo per un’ora almeno. Questo passaggio è fondamentale per due motivi:
- farà arricciare le puntarelle, donando loro il tipico aspetto;
- le manterrà belle croccanti e saporite.
Aggiungi all’acqua anche un po’ di limone per non farle annerire.
Come conservare le puntarelle pulite
Puoi conservare le puntarelle pulite in frigorifero per 5 o 6 giorni al massimo.
Puoi invece conservare le puntarelle a pianta per una settimana in frigorifero.
Puntarelle alla romana: come si preparano
Per prima cosa occorrono le puntarelle pulite: puoi scegliere di pulirle e sfilettarle o acquistare quelle già pulite.
Prepara la salsa, il vero ingrediente magico che trasforma una semplice insalata in un piatto che è una vera e propria esplosione di sapori:
- prendi le alici, mettile in un mortaio e pestale fino a creare una cremina;
- aggiungi l’aglio e un po’ di peperoncino e continua a pestare;
- continuando a pestare, aggiungi l’olio extravergine di oliva e un po’ di aceto e mescola bene.
Se non hai un mortaio, va bene anche se triti finemente tutti gli ingredienti e li amalgami per bene in una ciotolina. Condisci le puntarelle con questa salsa e servile subito: non occorre aggiungere il sale perché le alici danno già la giusta sapidità al piatto.
Le puntarelle condite sono ottime se consumate subito: lasciandole in frigo assorbirebbero tutto il condimento perdendo la croccantezza tipica.
Come cucinare le puntarelle
Se hai le puntarelle a pianta, puoi cucinare sia le foglie che i germogli che di solito si usano per la classica insalata con le alici. Per le prime, puoi procedere come la cicoria; per i germogli, ti suggeriamo la ricetta di un primo.
Pasta con le puntarelle
E tu che squadra sei: puntarelle pulite o puntarelle a pianta?
Articolo aggiornato il 15-03-2024 alle 04:54