Qual è la ricetta originale della ribollita toscana? Le versioni sono diverse ma gli ingredienti che non possono mancare sono cavolo nero, fagioli e pane raffermo.
C’è chi aggiunge la verza, chi le bietole o le zucchine, chi usa i cannellini e chi i borlotti: come la maggior parte dei piatti della tradizione, ogni famiglia ha la sua ricetta.
Le origini della ribollita sono contadine: veniva infatti preparata una zuppa con verdure e legumi che poi doveva durare più giorni, facendola ribollire ogni volta con il pane raffermo (da qui il nome). Un vero e proprio piatto svuota frigo: così potrebbe essere definita questa zuppa di recupero che puoi preparare con le verdure che hai a disposizione.
Sappiamo già cosa stai per dirci: ci vuole troppo tempo a preparare le verdure e moltissimo a cuocere il tutto.
Hai ragione ma noi possiamo risolvere almeno il primo problema con la nostra busta sottovuoto di verdure già pulite e pronte per essere cotte. Dentro trovi cavolo nero, bieta, sedano, carota, cipolla, patate e fagioli misti (borlotto e cannellini).
Rispetto ai tempi lunghi di cottura non possiamo fare nulla se non assicurarti che l’attesa ti ripagherà con un piatto strepitoso. E poi, diciamocelo: mentre la ribollita è lì che cuoce puoi dedicarti ad altro.
Il cavolo nero
Sostanziosa e molto saporita, la ribollita ha come protagonista il cavolo nero, un ortaggio che è un vero toccasana per la salute, ricco di vitamine A, C e K, antiossidanti e calcio.
Verdura di stagione poco usata nelle nostre cucine, si presta invece a diverse preparazioni. Puoi stufarla o ripassarla in padella (per esempio con le patate) ma il suo meglio lo dà nelle zuppe.
Noi ti consigliamo di non bollirlo per non perdere tutte le sue buone proprietà.
La ricetta della ribollita a modo nostro
Zuppa semisolida e vero e proprio comfort food che scalda nelle fredde giornate invernali, a noi piace cuocerla la sera prima per poi ribollirla la sera dopo: i tempi di cottura sono lunghi, vero, ma c’è solo da metterla sul fuoco.
Procedimento
- Fai soffriggere l’aglio nell’olio extravergine di oliva.
- Aggiungi la passata di pomodoro (qui trovi quella di nostra produzione tra i prodotti per la dispensa).
- Versa il contenuto della busta e copri con abbondante acqua.
- Lascia cuocere a fuoco lento e con il coperchio per almeno un’ora.
- Aggiusta di sale (non prima altrimenti bloccheresti la cottura dei fagioli) e lasciala raffreddare con il coperchio.
- Il giorno dopo, lasciala cuocere ancora per un’oretta.
- Aggiungi dei crostini di pane, l’olio extravergine di oliva, gira bene e lascia cuocere per qualche altro minuto. La zuppa deve avere la giusta consistenza, né troppo asciutta né troppo liquida.
- Gustala con un filo di olio extravergine di oliva a crudo.
Come conservare la nostra busta per ribollita
Puoi conservarla in frigorifero per 4 o 5 giorni oppure puoi congelare la busta intera con le verdure crude.
Puoi anche congelare la zuppa dopo la prima bollitura o a cottura ultimata: puoi usarla poi senza neanche scongelarla, mettendola a scaldare direttamente in padella.
La Ribollita di Pellegrino Artusi: zuppa toscana di magro alla contadina
Questa zuppa tradizionale ha origini molto antiche. Anche lo storico e gastronomo Pellegrino Artusi, nel suo famoso “La Scienza in cucina e l’Arte di mangiar bene” ne parla, chiamandola “zuppa toscana di magro alla contadina”.
Per curiosità, riportiamo la ricetta originale, tratta da Giunti Editore 2010.
Questa zuppa che, per modestia, si fa dare l’epiteto di contadina, sono persuaso che sarà gradita da tutti, anche dai signori, se fatta con la dovuta attenzione.
Pane bruno raffermo, di pasta molle, grammi 400. Fagiuoli bianchi, grammi 300. Olio, grammi 150. Acqua, litri due. Cavolo cappuccio o verzotto, mezza palla di mezzana grandezza. Cavolo nero, altrettanto in volume ed anche più. Un mazzo di bietola e un poco di pepolino. Una patata. Alcune cotenne di carnesecca o di prosciutto tagliate a striscie.
Mettete i fagiuoli al fuoco con l’acqua suddetta unendovi le cotenne. Già saprete che i fagiuoli vanno messi ad acqua diaccia e se restano in secco vi si aggiunge acqua calda. Mentre bollono fate un battuto con un quarto di una grossa cipolla, due spicchi d’aglio, due pezzi di sedano lunghi un palmo e un buon pizzico di prezzemolo.
Tritatelo fine, mettetelo al fuoco con l’olio soprindicato e quando avrà preso colore versate nel medesimo gli erbaggi tagliati all'ingrosso, prima i cavoli, poi la bietola e la patata tagliata a tocchetti. Conditeli con sale e pepe e poi aggiungete sugo di pomodoro o conserva, e se nel bollire restassero alquanto asciutti bagnateli con la broda dei fagiuoli.
Quando questi saranno cotti gettatene una quarta parte, lasciati interi, fra gli erbaggi unendovi le cotenne; gli altri passateli dallo staccio e scioglieteli nella broda, versando anche questa nel vaso dove sono gli erbaggi. Mescolate, fate bollire ancora un poco e versate ogni cosa nella zuppiera ove avrete già collocato il pane tagliato a fette sottili e copritela per servirla dopo una ventina di minuti.
Questa quantità può bastare per sei persone; è buona calda e meglio diaccia.
Mentre gustiamo la nostra ribollita ti salutiamo.
Appuntamento alla prossima settimana con un altro articolo dedicato alla frutta e alla verdura delle nostre terre dell’Agro Pontino.
Articolo aggiornato il 15-03-2024 alle 04:54